La camera ardente è uno dei luoghi dell’addio. Uno spazio fisico che si riempie, però, anche di valori spirituali. Del resto, è qui che, dopo la vestizione e fino al momento del funerale, religioso o laico, famigliari e amici sperimentano per la prima volta la nuova dimensione del loro rapporto con il defunto. Sia essa allestita in una stanza dell’abitazione privata, in uno spazio deputato in ospedale o in casa funeraria, la camera ardente assume una grande rilevanza nel momento del commiato. Il termine “ardente”? Deriva dal fatto che, in passato, questo locale era illuminato da fiaccole e lumini che, originariamente, costituivano l’unico arredo. Oggi, invece, la categoria degli arredi funebri è assai più estesa: un mosaico di tanti elementi, piccoli e grandi, che concorrono a creare un addio autentico, personale, concordante con la personalità del defunto e le volontà della famiglia.
La sfera degli arredi funebri non si limita, ovviamente, alla sola camera ardente: si estende lungo tutto l’iter del commiato. E, per l’ovvia valenza del momento, non può contemplare sciatteria, banalizzazione e improvvisazione.
Predisporre l’atmosfera adeguata per la veglia funebre, per esempio, non è affatto scontato. A fare la differenza sono gli addobbi funebri che, se scelti con razionalità, consentono di creare un addio intimo e naturale, anche al di fuori della propria dimora. La sistemazione di paraventi che creino spazi riservati, l’aggiunta di tappeti per rendere meno asettica la stanza e la corretta impostazione delle luci sono gli elementi di base. La gamma degli articoli funebri che concorrono a questi obiettivi ambiziosi ma irrinunciabili è, però, ampia. La lista comprende, tra l’altro:
Tutti questi elementi sono distinti e dalla funzione peculiare, ma dialogano tra loro, creando un effetto complessivo armonico.
LEGGI ANCHE: La casa funeraria come alternativa all’ambiente domestico
Laica o religiosa che sia, la veglia è sempre un momento spirituale, intimo e delicato. Per questo, al momento della sua organizzazione, è bene chiedersi quale sia il significato dei gesti che saranno compiuti e, se esistenti, seguire le volontà lasciate in vita dal defunto.
È opportuno pensare al commiato come a un momento nel quale la persona cara possa ancora manifestare la propria personalità. La scelta e la cura del giusto arredo funebre contribuisce a comunicare, in modo sobrio e solenne, la presenza di un lutto, ma ricostruisce anche un ambiente il più possibile consono alla personalità e al modo di essere del defunto. Allestire un tavolo adibito all’esposizione di fotografie, ricordi e oggetti cari alla persona amata può rendere l’ultimo saluto ancora più significativo.
Non rientra, giocoforza, tra gli arredi funebri, ma anche la musica merita un approfondimento per quanto riguarda l’allestimento della camera ardente. E qui entra in gioco quella capacità d’ascolto che rappresenta da sempre uno dei valori della nostra impresa. Non esiste, infatti, un approccio standard. Per alcuni, silenzio e tranquillità sono elementi necessari per la buona riuscita della veglia. Altri possono, invece, desiderare tra i servizi funebri anche un sottofondo musicale che crei un senso di pace e sappia accompagnare con grazia l’emotività del momento.
Il momento dell’ultimo saluto si accompagna a un dolore totalizzante e, generalmente, non permette di occuparsi di altro che non sia il ricordo della persona cara. È qui che i professionisti di un’impresa funebre offrono il loro contributo, mettendosi al servizio delle famiglie anche per quel che riguarda la scelta dei migliori arredi funebri per il momento del commiato. Si ascoltano i desiderata dei famigliari del defunto e, in parallelo, li si consiglia, portando in dote esperienza e discrezione, visione globale e cura del dettaglio. Del resto, l’allestimento della camera ardente è cruciale per l’elaborazione del lutto: se gli arredi funebri vengono scelti con criterio, comunicando al meglio l’identità della persona ricordata, la cerimonia assume un valore ancora più intimo e significativo.